India: reale opportunità di business ?

Il mercato indiano è senza alcun dubbio tra le economie emergenti più interessanti del panorama mondiale, grazie ad un mercato e un ceto medio in forte crescita.

Tra le economie emergenti, quella che rappresenta ad oggi una interessantissima opportunità è sicuramente l’India.

L’economia indiana è tra quelle con la più alta crescita al mondo. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’economia indiana ha risposto alla profonda contrazione del 2020, con una crescita del 9.5% nel 2021. Non solo, il rimbalzo dovrebbe continuare per tutto il 2022 con una crescita prevista dell’8,5%.

A rendere l’India attrattiva da un punto di vista degli investimenti non è soltanto la sua crescita economica ma anche la popolazione, tra le più numerose al mondo. Il Paese possiede una base di consumatori in forte crescita che, grazie ad un potere d’acquisto maggiore, cercherà di permettersi sempre più prodotti e servizi. Inoltre l’uso della lingua inglese facilita l’ingresso nel mercato di aziende estere.

Ad aiutare e supportare la crescita economica del Paese ci sono importanti riforme e programmi di sviluppo economico, varati dal governo, che tendono alla modernizzazione del mercato e a favorire una crescita degli investimenti esteri.

Altra caratteristica che bisogna prendere in forte considerazione è la posizione geografica strategica dell’India, che la pone come piattaforma ideale per l’apertura ai mercati dei Paesi del Sud est asiatico, sfruttando così un ulteriore opportunità di business.

Quali sono le opportunità di business?

Il settore manifatturiero è sicuramente trainante per il Paese. Si tratta di un settore chiave dell’economia Indiana che contribuisce al 16%-17% del PIL, garantendo occupazione per circa il 12% della forza lavoro del Paese.

L’Agricoltura assorbe circa la metà della forza lavoro e addirittura il 25% del PIL del Paese proviene da prodotti agricoli. Questi dati ci mostrano come la qualità delle colture è ancora bassa e si necessita di migliorare la produttività.

I settori da considerare ad alto potenziale strategico in questo momento sono rappresentati da quello meccanico ed ingegneristico. Infatti entrambi i settori mostrano un aumento della domanda, causata da un consumo sempre maggiore di petrolio e gas degli utenti. Nei prossimi 5 anni è previsto un ulteriore incremento dovuto dagli investimenti nelle infrastrutture di 1.5 trilioni di dollari da parte del governo.

Ci sono anche i settori informatico e tecnologico in continua crescita. Non è un caso che negli ultimi anni sono numerose le aziende che hanno investito in India, aprendo centri di produzione e ricerca nel settore della tecnologia.

Un aumento significativo nell’import dell’India si è avuto per macchinari per la trasformazione del cibo, acqua, pompe per l’acqua e settore chimico, soprattutto tra il 2020 e il 2021.

Catena del freddo in India: potenzialità di sviluppo da non sottovalutare

Le opportunità nascono anche dove ci sono delle mancanze. È il caso della catena del freddo in India, che risulta essere ancora deficitaria e rappresenta dunque una potenzialità di sviluppo elevata. Basti pensare come circa il 35-40% della produzione agricola indiana venga sprecata per la mancanza di adeguati impianti di stoccaggio del freddo. Gli impianti di stoccaggio attualmente attivi sul territorio, in modo non uniforme, vengono utilizzati maggiormente per la conservazione delle patate. I cambiamenti del mercato tuttavia, stanno aumentando l’attenzione verso celle frigorifere multiuso soprattutto nelle aree in cui gli investimenti sulle infrastrutture della catena del freddo sono ancora deboli.

Ricercare partner in India

Considerando la crescita economica degli ultimi anni e le previsioni di crescita dell’economia, si può giungere alla conclusione che investire oggi in India potrebbe convenire. Tra i mercati emergenti, l’India è sicuramente tra i più attraenti. Riuscire a trovare partner all’interno del Paese può portare grossi vantaggi e abbassare i rischi di investimento. MatcHub mette a disposizione i suoi servizi gratuiti per trovare partner commerciali in India attraverso la creazione delle “Proposal”, vere e proprie offerte di partnership dedicate solo ed esclusivamente ad aziende profilate.

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Conosci le ultime tendende dell’economia dell’India?

L’economia indiana sta attraversando una fase di crescita, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, ad oggi è l’economia in più rapida crescita del mondo e la settima economia mondiale. Tra i settori più sviluppati troviamo sì quello minerario (In India l’80% dell’estrazione riguarda la produzione di carbone), ma anche il settore del food processing sta riscuotendo successo, grazie anche alla presenza del Governo indiano.

Import

Nel 2018 l’import indiano ha raggiunto i 421 miliardi di euro, concretizzando così un importante crescita come dimostra il grafico in basso. Le materie prime naturali, tra cui materie prime energetiche, minerali metalliferi, legname grezzo ecc. primeggiano con il 37% dell’importazione totale. Seguite poi, con il 21%, dalle materie prime industriali (acciaio, rame, alluminio ecc.).

 

Export

Per quanto riguarda l’export, nel 2018, si sono toccati i 280.5 miliardi di euro, con una crescita che dovrebbe superare i 350 miliardi entro il 2021. I beni esportati in totale dell’India rappresentano il 3% della produzione nazionale e in confronto al 2014, con il 4.4% viene denotata una leggera diminuzione. I settori principali, come riportato nel grafico, sono quelli dei carburanti (14.9%), metalli preziosi (12.4%), macchinari (6.3%) ecc.

IL SETTORE DEL FOOD PROCESSING

La crescita e la liberalizzazione del settore del food processing ha reso il mercato indiano ancora più attraente per gli imprenditori stranieri. L’India è il secondo produttore di cibo al mondo dopo la Cina, tuttavia gli sprechi lungo la catena che porta al consumatore sono intorno al 40% (circa 10 milioni di dollari). Le cause sono dovute principalmente all’inadeguatezza delle infrastrutture, le quali bruciano ogni anno milioni di euro di prodotti.

Negli ultimi 15 anni, il settore ha ottenuto investimenti per circa 6.2 miliardi di euro e si stima possano arrivare a 30 miliardi nei prossimi dieci anni, mentre negli ultimi 5, il settore è cresciuto del 9% . Il settore agricolo è uno dei più grandi al mondo, basti pensare che la relativa produzione costituisce l’8% di quella mondiale. Nel settore del food processing gli investimenti sono ammessi al 100% con approvazione automatica. Tali fattori concorrono a creare una grande domanda di macchinari destinati al food processing. In questo contesto, le imprese italiane ed europee hanno senz’altro la possibilità di soddisfare tale domanda e acquisire un ruolo decisivo. Negli ultimi anni si è registrato un incremento del 17% per quanto riguarda le esportazioni in India di macchinari italiani destinati alla produzione di cibo, piazzando il bel Paese al secondo posto, dietro solamente la Cina. Inoltre, la Banca centrale classifica il settore come “priority sector lending”, incentivando l’erogazione di crediti ad imprese (anche estere) operanti nel settore.