I settori dell’industria e della manifattura che hanno registrato i migliori trend in Bulgaria.

Per anni, l'economia della Bulgaria ha subito un lungo processo di ristrutturazione all’interno del quale alcuni settori sono cresciuti rapidamente mentre altri hanno ridotto drasticamente il proprio peso ed la propria quota di mercato.
L'industria è tra i settori dell'economia bulgara che più è cresciuta. Dal 2000 ad oggi, se si esclude il periodo della crisi tra il 2009 e il 2010, si è sviluppata ad un ritmo elevato, ed è tuttora ancora in crescita. Tale crescita è confermata dal trend positivo della quota acquisita all’interno dell'economia bulgara che è passata dal 21% del 2000 al 24% del 2017.
Oltre al settore industriale, l'economia bulgara è sempre più attiva nel settore dei servizi. L’ICT, l’outsourcing e la sfera finanziaria sono tra i compartimenti dei servizi più importanti dell'economia bulgara. Il settore ICT ha raggiunto una quota del 5,5% (rispetto al 3,2% del 2000), l’Outsourcing del 6,1%, e la Finanza/Assicurazioni del 7,5%.
Il settore che invece ha perso di più negli ultimi 17 anni è il settore dell'agricoltura. Questo calo si è registrato nonostante gli enormi sussidi previsti dalla politica agricola comune europea e dai sussidi integrativi nazionali. Oltre al settore agricolo, si nota anche un calo nei servizi pubblici (amministrazione, sanità, istruzione, ecc.) e nel settore immobiliare.
Tra i prodotti che sono cresciuti maggiormente dal 2000 ad oggi ci sono i prodotti metallici, il materiale elettrico, i mobili, gomma e plastica, parti di automobili, macchinari, attrezzature e armi, computer e apparecchiature elettroniche, ruote, carta e cartone. L'incremento della produzione di questi prodotti, dal 2000 al 2018, è stata in alcuni casi esponenziale.
Il motivo di questa forte espansione è da ricercarsi in una forte concorrenza sui mercati esteri e in una significativa crescita delle esportazioni del paese.
Nel grafico sotto si riportano i vari settori con la variazione percentuale della loro produzione.
Elaborazione propria su dati NSI (National Statistical Institute)
L'unico settore nel quale vi è stato un calo della produzione è quello del tabacco; questo è avvenuto a causa delle politiche sanitarie, dell'aumento dei prezzi dovuto all'aumento delle accise, del mercato illegale e, in generale, del calo del consumo di tali prodotti in tutta Europa.
Tra i sottosettori con prestazioni relativamente basse (ovvero una crescita inferiore alla media dell'intero settore) ci sono la pelle, il tessile, le scarpe, il legno, le bevande ed il cibo. Tutti questi settori appartengono a categorie con un tasso di lavorazione relativamente basso e con una relativa bassa redditività. Per contro, la maggior parte delle categorie che sono cresciute notevolmente dal 2000 ad oggi sono quelle ad alta redditività, come quelle relative ai macchinari, alle apparecchiature elettriche, alle apparecchiature informatiche e di comunicazione, ai componenti di automobili, alle biciclette. Queste categorie, infatti, hanno raddoppiato la loro quota di esportazioni passando dall'11 del 2000 a quasi il 26% odierno.
Nel complesso, i dati sul PIL, sulla produzione industriale della Bulgaria e sulle relative esportazioni mostrano quanto segue:
1) L'industria bulgara, dal 2000 ad oggi, ha avuto una crescita molto sostenuta aumentando il proprio peso nell'economia nazionale. Il motivo è da ricercarsi in gran parte dall'espansione dell'industria manifatturiera;
2) Nell'industria manifatturiera si registra una costante tendenza alla ristrutturazione verso una quota maggiore di sottosettori ad alto valore aggiunto, a discapito dei sottosettori con un tasso di trasformazione inferiore;
3) Questo processo di ristrutturazione è principalmente dettato dai mercati esteri e riflette la competitività dei produttori bulgari di materie prime.
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