Sai perchè conviene investire in Bulgaria?

Investire in Bulgaria oggi vuol dire investire in un paese in cui è semplice fare impresa. E’ un paese che presenta tante positive sfaccettature per chi voglia fare del business ed espandere gli orizzonti della propria impresa.

Un aspetto molto importante della Bulgaria per le imprese italiane che si affacciano a questa nazione è rappresentato dal fatto che l’Italia è uno dei principali partner economici della Bulgaria e riveste un ruolo chiave nell’economia del Paese.

I rapporti commerciali tra Italia e Bulgaria sono veramente ottimi. Nel 2016 l’Italia si è confermata secondo partner commerciale con un interscambio che ha raggiunto il livello record di oltre 4,5 miliardi di euro (dati ISTAT), in crescita del 7% rispetto al 2015. L’Italia è inoltre uno dei principali investitori nel Paese. In Bulgaria sono presenti più di 2.000 imprese a capitale italiano o misto italiano-bulgaro, che forniscono lavoro a circa 40.000 persone e producono un fatturato di oltre 2 miliardi di euro. La presenza delle imprese italiane sul mercato bulgaro riguarda sia grandi gruppi, sia piccole e medie imprese, impegnate in un ampio numero di settori: manifatturiero, energie rinnovabili, infrastrutture, ambiente e servizi finanziari.

Oltre al vantaggio dei buoni rapporti commerciali Italia-Bulgaria vi sono diversi fattori oggettivi che fanno della Bulgaria un’ottima scelta come paese target di un processo di internazionalizzazione.

  • La Bulgaria fa parte della NATO dal 2004 e dell’Unione Europea dal 2007. Gode quindi di tutti i vantaggi che questo comporta. Ciò ha permesso alla Bulgaria di ottenere dei grandi miglioramenti in sede commerciale ed istituzionale, attirando investitori stranieri ed ottenendo investimenti esteri che hanno dato la possibilità al paese di incentivare il proprio sviluppo. La burocrazia della Bulgaria è piuttosto snella se confrontata con quella Italiana, per esempio in meno di una settimana è possibile avviare le pratiche per la residenza ed aprire una società. Un importante aspetto è che non ci sono restrizioni per la registrazione delle società da parte di persone fisiche e giuridiche estere e che il capitale minimo per le società a responsabilità limitata è pari ad 1 euro.
  • I fondamentali macroeconomici della Bulgaria sono solidi. In particolare, la spesa pubblica e l’inflazione sono sotto controllo, il cambio euro/lev (la valuta locale) è fisso a 1,96, il PIL è in forte crescita (del 3,8% nel 2017 con previsioni analoghe per il 2018). Particolarmente virtuoso è il rapporto debito/PIL che continua ad essere tra i più bassi a livello UE28, attestandosi su percentuali inferiori al 30%. La Bulgaria è sicuramente un paese in forte crescita economica e sociale: prezzi calmierati, bassa inflazione, tasse con aliquota fissa al 10%, sviluppo incentivato dai fondi europei, dallo Stato ed, in alcuni settori, anche dai privati.
  • Un altro punto a favore della Bulgaria è la sua posizione geografica. Il paese si trova in una posizione strategica perché collega l’Europa all’Asia, ed è il ponte diretto anche con la Turchia. Il Paese è attraversato da 5 corridoi Pan-europei, possiede 4 maggiori aeroporti (Sofia, Plovdiv, Burgas e Varna), nonchè 2 dei più grandi porti sul Mar Nero (Varna e Burgas). Negli ultimi anni diverse compagnie aeree low cost hanno aggiunto tratte verso Sofia, rendendo così il trasporto davvero facile ed economico dall’Italia.
  • Secondo i dati della Commissione europea, la Bulgaria, attraverso 10 diversi programmi nazionali, è beneficiaria per il Programma Quadro 2014/2020 di circa 9,88 miliardi di euro di fondi strutturali da investire in vari settori: dalla creazione di posti di lavoro alla crescita economica e sociale, dalla creazione di un ambiente imprenditoriale favorevole per le PMI all’innovazione, nonché dall’inclusione sociale alla protezione dell’ambiente.
  • Il costo della manodopera è il più competitivo a livello UE28, nel 2017 circa approssimativamente 4,8 euro/h. La qualità della manodopera, specie nei settori costruzioni e metalmeccanico e dei servizi, è alta. Infatti, ogni anno oltre 60.000 studenti si laureano nelle 51 Università del Paese, di cui circa il 98% parla una seconda lingua (solitamente l’Inglese) e oltre il 70% una terza lingua (le più frequenti sono Tedesco, Francese, Spagnolo e Russo).
  • La Bulgaria ha uno dei regimi fiscali più favorevoli in Europa. L’aliquota dell’imposta sul reddito delle società è del 10% (flat tax), la più bassa dell’UE. L’imposta sul reddito delle persone fisiche è sempre del 10%. Le industrie in aree ad alto tasso di disoccupazione beneficiano di importanti incentivi fiscali. infine, esiste un’esenzione IVA di 2 anni per le importazioni di attrezzature per progetti di investimento superiori a 5 milioni di euro volte a creare almeno 50 posti di lavoro.
  • 10 % di imposta sui guadagni delle società
  • 5 % di imposta alla fonte sulla distribuzione dei dividenti e sulle quote di liquidazione
  • 0 % di imposta alla fonte sui dividenti per le compagnie dell’UE
  • 20 % di imposta sul valore aggiunto (IVA)
  • 10 % di imposta sui redditi delle persone fisiche
  • Un altro fattore importante quando si pensa ad investire in Bulgaria è indubbiamente il basso costo della vita e degli immobili. Il cambio Euro/Leva è favorevole e gli immobili, soprattutto fuori dalla capitale Sofia, hanno prezzi davvero accessibili e permettono a chi vuole investire in Bulgaria di farlo in settori davvero eterogenei.

38 commenti